PEM: a novembre sono 52 i nuovi investimenti annunciati
Pubblicato il 16 Dicembre 2025 Tempo di lettura: 3.2 min
491 i deal mappati nei primi undici mesi dell’anno, in aumento del 29% rispetto al 2024
Castellanza, dicembre 2025 – Il private equity conclude un mese di novembre ancora una volta straordinario per livello di attività. L’Osservatorio PEM di Università Carlo Cattaneo – LIUC, operante nell’ambito delle attività della LIUC Business School, ha registrato nel corso del mese di novembre recentemente conclusosi 52 nuovi investimenti rispetto ai 24 dello stesso periodo, monitorati nel 2024.
I primi undici mesi dell’anno registrano, anche a fronte di tale evidenza, un risultato parziale davvero straordinario rispetto al 2024 con 491 operazioni annunciate (vs 379 nell’anno precedente), segnando un incremento del 29% e il miglior risultato nella storia più che ventennale dell’Osservatorio, che per la prima volta giungerà a fine anno con una mappatura complessiva di oltre 500 deal.
“Malgrado il contesto internazionale complicato, il Private Equity Italiano conferma un momento di straordinaria vivacità trainato dalle operazioni di add on che certificano ancora una volta e sempre di più che la via principale per la creazione di valore non può essere solo la finanza, ma deve necessariamente essere anche e soprattutto l’industria. Il rafforzamento delle nostre imprese non può che passare attraverso la crescita dimensionale e in questo il ruolo del Private Equity è strategico” dichiara Filippo Guicciardi, Ceo Investment Banking, EQUITA Mid Cap Advisory .
Le operazioni mese per mese
| 2023 | 2024 | 2025 | |
| Gennaio | 24 | 34 | 33 |
| Febbraio | 27 | 34 | 47 |
| Marzo | 32 | 36 | 28 |
| Aprile | 39 | 24 | 33 |
| Maggio | 42 | 30 | 48 |
| Giugno | 30 | 38 | 40 |
| Luglio | 49 | 47 | 53 |
| Agosto | 16 | 25 | 35 |
| Settembre | 26 | 39 | 53 |
| Ottobre | 42 | 48 | 69 |
| Novembre | 43 | 24 | 52 |
| Totale | 370 | 379 | 491 |
Fonte: Private Equity Monitor – PEM
A novembre, le operazioni di buy out hanno rappresentato ben il 90% dei deals totali, si registrano anche quattro deals in capitale per lo sviluppo; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento il 61%. Quest’ultimo appare essere un dato di grande continuità nell’ultimo triennio, se possibile in ulteriore crescita nel 2025.
Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore, con Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte sugli scudi (da sole rappresentano il 70% del mercato), interessante il contributo proveniente da Lazio e Toscana; prodotti per l’industria, terziario, ICT, beni di consumo e alimentare sono i settori maggiormente oggetto di operazioni, con un bel grado di dispersione tra i vari comparti industriali. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 46% delle operazioni concluse, leggermente in diminuzione rispetto ai trend più recenti.
A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, si segnala che l’Osservatorio PEM ha mappato un investimento diretto all’estero concluso da player italiano (a San Marino) e ben sette add on perfezionati da imprese italiane sotto la regia di un operatore di private equity, essenzialmente in Europa.
In allegato, si riporta una tabella con i deals mappati dall’Osservatorio PEM di LIUC Business School nel mese di novembre, con alcune informazioni di dettaglio a supporto.