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PEM: maggio da record con 48 nuovi investimenti annunciati

Pubblicato il 11 Giugno 2025 Tempo di lettura: 3 min

30 i deals mappati lo scorso anno, 42 nel 2023

 

Castellanza, 6 giugno 2025 – Dopo quattro mesi da record, il mercato del private equity riesce addirittura a migliorarsi, grazie ad un mese di maggio davvero intenso, facendo registrare ben 48 nuovi investimenti. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio PEM® di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School, aveva mappato 30 operazioni (42 a maggio dell’anno precedente).

Dopo i primi cinque mesi dell’anno, ci troviamo di fronte al miglior risultato di sempre nella più che ventennale storia dell’Osservatorio PEM, con complessive 189 operazioni concluse e censite, performance che spodesta quella del 2023, come evidenziato nella tabella sottostante.

“I dati registrati dall’Osservatorio PEM presentano una fotografia di grande dinamismo e dimostrano la vitalità del mercato italiano e le grandi opportunità di investimento che ne derivano. Interessante il dato relativo agli investitori internazionali, che hanno concluso più della metà dei deal in questi primi mesi dell’anno, e agli add-on di aziende estere. La dimensione internazionale testimonia una crescente maturità dell’Italia come mercato di riferimento e conferma il valore del contributo che negli anni abbiamo dato noi operatori nazionali per lo sviluppo delle PMI italiane.” dichiara Andrea Tomaschù, Managing Partner di Riello Investimenti SGR.

 

Le operazioni mese per mese nel triennio 2023-2025

2023 2024 2025
Gennaio 24 34 33
Febbraio 27 34 47
Marzo 32 36 28
Aprile 39 24 33
Maggio 42 30 48
Totale 164 158 189

Fonte: Private Equity Monitor – PEM

 

A maggio, le operazioni di buy out hanno rappresentato il 79% dei deals totali, da segnalare un interessante 8% per il segmento delle infrastrutture e per gli expansion; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento il 56%, segnale che gli operatori continuano a perseguire anche il potenziamento e la crescita per linee esterne delle proprie portfolio companies. Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore, con la Lombardia protagonista, ma è da segnalare una marcata dispersione delle operazioni a livello geografico, nonché da sottolineare la buona performance di Toscana e Campania; prodotti per l’industria, food and beverage e healthcare sono i settori maggiormente oggetto di operazioni, ma anche in questo caso il livello di dispersione a livello settoriale è molto significativo. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 48% delle operazioni concluse, dato leggermente inferiore alla media degli ultimi anni, ma che torna su livelli tipici dopo alcuni mesi di predominio sul mercato da parte degli investitori foreign.

A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, l’Osservatorio PEM® ha mappato una operazione di investimento diretto all’estero da parte di player italiano (in Francia) e ben sei add-on aventi quale target company un’azienda europea, con “destinazione” Germania, Francia, Spagna, Svezia, ma anche Arabia e Brasile.

In allegato, si riporta una tabella con i deals mappati dall’Osservatorio PEM® di LIUC Business School nel mese di maggio, con alcune informazioni di dettaglio a supporto.