PEM: nel terzo trimestre dell’anno annunciate 141 operazioni
Pubblicato il 08 Ottobre 2025 Tempo di lettura: 3.6 min
Lo scorso anno i deal erano stati 111; nel mese di settembre registrati 53 investimenti
Castellanza, 6 ottobre 2025 – Il terzo trimestre dell’anno chiude con una ulteriore decisa accelerata del mercato del private equity, con 141 operazioni concluse rispetto alle 111 registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Il mese di settembre segna 53 deals, in deciso aumento rispetto ai 39 del 2024, come rileva l’Osservatorio PEM® di LIUC Business School. Si conclude, così, il migliore trimestre nella più che ventennale storia del Private Equity Monitor.
Le operazioni mese per mese nel triennio 2023-2025
2023 | 2024 | 2025 | |
Gennaio | 24 | 34 | 33 |
Febbraio | 27 | 34 | 47 |
Marzo | 32 | 36 | 28 |
Aprile | 39 | 24 | 33 |
Maggio | 42 | 30 | 48 |
Giugno | 30 | 38 | 40 |
Luglio | 49 | 47 | 53 |
Agosto | 16 | 25 | 35 |
Settembre | 26 | 39 | 53 |
Totale | 285 | 307 | 370 |
Fonte: Private Equity Monitor – PEM
Il dato complessivo dopo nove mesi dall’inizio dell’anno parla di 370 operazioni concluse, rispetto alle 307 dello scorso anno, nuovo record per quanto concerne il numero di investimenti: il 2025 sottrae lo scettro proprio al 2024.
“Il terzo trimestre di quest’anno non fa altro che confermare come il private equity ricopra un ruolo sempre più importante nella crescita dell’economia reale, fornendo un contributo fondamentale nel favorire una maggiore competitività e internazionalizzazione delle aziende. Gli imprenditori sono infatti sempre più consapevoli dell’importanza di avere un fondo al proprio fianco per garantire un saldo dimensionale e manageriale alle proprie aziende”, afferma Luca Bonifazi, Branch Manager di Valori Asset Management.
Sulla base dei valori enunciati, l’Indice trimestrale Private Equity Monitor Index – PEM®I, elaborato dai ricercatori dell’Osservatorio PEM® attivo presso la Business School di Università Carlo Cattaneo – LIUC, si è attestato così a quota 1175, indice di un eccellente livello di attività, valore più alto assunto dall’indicatore proprietario dell’Osservatorio in venticinque anni di attività di studio del settore.
2022-2025: Private Equity Monitor Index – PEM®I (2003 base 100)
Fonte: PEM® – www.privateequitymonitor.it
A settembre, le operazioni di buy out hanno rappresentato il 75% dei deals totali, a seguire le operazioni legate al mondo infrastrutture e quelle di expansion; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento ben il 62%. Quest’ultimo appare essere un dato di grande continuità nell’ultimo triennio e costituisce certamente elemento di nuova linfa al mercato, pur senza tralasciare il ruolo ormai preponderante della crescita per linee esterne tramite la costituzione di poli di cooperazione.
Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore, con Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sugli scudi, da sole rappresentano oltre il 75% dell’intero mercato; prodotti per l’industria, ICT e cleantech sono i settori maggiormente oggetto di operazioni. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato addirittura il 62% delle operazioni concluse, dato addirittura superiore alla media rispetto al già elevato trend recente.
A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, si segnala che l’Osservatorio PEM® ha mappato una acquisizione diretta all’estero di un investitore italiano e quattro add on perfezionati da imprese italiane sotto la regia di un operatore di private equity, con mete geografiche essenzialmente europee.
In allegato, si riporta una tabella con i deals mappati dall’Osservatorio PEM® di LIUC Business School nel mese di settembre, con alcune informazioni di dettaglio a supporto.