Patrimoni attivi e patrimoni dormienti: il potenziale inespresso di sviluppo economico del territorio
Pubblicato il 22 Febbraio 2019 Tempo di lettura: 1.2 minCon il crollo della fiducia nel sistema bancario e, in generale, nella solidità del sistema economico, abbiamo assistito a una forte contrazione degli investimenti, sia finanziari che in attività produttive. Questo, insieme agli effetti delle politiche monetarie espansive attuate dalla BCE per favorire l’uscita delle economie europee dal periodo di recessione, ha favorito la creazione di “sacche di liquidità” non produttiva.
Questa liquidità, che potremmo definire “dormiente”, costituisce una perdita in termini di opportunità di crescita ma anche un potenziale driver, qualora venga sbloccata, di sviluppo economico.
Nel corso del convegno sarà presentata un’analisi condotta dal Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della LIUC Business School con il supporto di Ubi Banca. Realizzata a livello comunale a partire dai dati contenuti nel portale 100% Lombardia, ha l’obiettivo di individuare e quantificare questi cosiddetti patrimoni dormienti. I risultati di questo lavoro consentono alla Banca di intercettare ricchezze inutilizzate, individuando territori dove poter sviluppare ulteriormente il proprio business. A livello istituzionale, invece, lo studio può consentire di calibrare politiche di incentivo agli investimenti che possano portare, soprattutto in un momento di inversione negativa del ciclo, a contrastare le spinte recessive e a stimolare la produzione e lo sviluppo del sistema industriale del regionale.