PEM: nel primo semestre dell’anno annunciate 229 operazioni
Pubblicato il 16 Luglio 2025 Tempo di lettura: 3.6 min
Lo scorso anno i deal erano stati 196, si tratta del miglior risultato nel primo semestre nella storia dell’Osservatorio; nel mese di giugno registrati 40 investimenti.
Castellanza, 9 luglio 2025 – Il primo semestre dell’anno chiude per il private equity italiano con numeri da record a 229 operazioni rispetto alle 196 registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Il mese di giugno segna 40 deals, in aumento rispetto ai 38 del 2024, come rileva l’Osservatorio PEM® di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School.
Si viene in tal modo a delineare il miglior primo semestre nella storia più che ventennale dell’Osservatorio, in termini di numero di operazioni concluse.
Le operazioni mese per mese nel triennio 2023-2025
2023 | 2024 | 2025 | |
Gennaio | 24 | 34 | 33 |
Febbraio | 27 | 34 | 47 |
Marzo | 32 | 36 | 28 |
Aprile | 39 | 24 | 33 |
Maggio | 42 | 30 | 48 |
Giugno | 30 | 38 | 40 |
Totale | 194 | 196 | 229 |
Fonte: Private Equity Monitor – PEM
“I dati di mercato confermano, nonostante l’elevata volatilità geopolitica e dei mercati degli investimenti pubblici e privati globale, l’estrema resilienza del settore private equity in Italia, sostenuta a sua volta dall’elevatissimo numero di PMI leader globali e hidden gems che rappresentano, dato il contesto attuale, ancora di più una opportunità da indirizzare e cogliere”, dichiara Claudio Scardovi, Equity Partner e Private Equity Leader DCM di Deloitte.
Sulla base dei valori enunciati, l’Indice trimestrale Private Equity Monitor Index – PEM®I, elaborato dai ricercatori dell’Osservatorio PEM® attivo presso la Business School di LIUC – Università Cattaneo, si è attestato così a quota 1.008 punti base, valore record per il secondo trimestre e nella “top five” delle performance trimestrali a livello complessivo.
Il 2025, quindi, in estrema sintesi, segnala un numero di operazioni assolutamente soddisfacente, focalizzate come da tradizione sul mid market italiano, evidenziando nel contempo la “ricomparsa” di un buon numero di deals di grandi dimensioni, come già in misura minore evidenziato per il 2024.
2021-2025: Private Equity Monitor Index – PEM®I (2003 base 100)
Fonte: PEM® – www.privateequitymonitor.it
Nel primo semestre, le operazioni di buy out hanno rappresentato l’81% dei deals totali, in aumento rispetto alla media ai primi sei mesi del 2024 (78%); una buona presenza si rileva anche per il comparto infrastrutture, che è passato a rappresentare il 12% del mercato nella prima metà dell’anno. Attività di add-on (operazioni di aggregazione aziendale) stabile con il 51%. Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore anche in questa prima metà d’anno, con Lombardia che copre il 36% delle operazioni, a seguire il Veneto con il 15%; buona performance per il Lazio con il 10%. Prodotti per l’industria e ICT (17%), seguiti dal terziario (13%) sono i settori con il maggior numero di operazioni, seguiti da alimentare, beni di consumo e cleantech (circa 11%).
L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 62% delle operazioni concluse, dato ulteriormente in crescita rispetto agli ultimi anni.
Nel primo semestre dell’anno, per quanto concerne l’attività all’estero, l’Osservatorio ha mappato sette operazioni di investimento diretto all’estero da parte di operatori domestici (in linea rispetto al primo semestre 2024) e 28 operazioni di add-on (in deciso aumento rispetto al primo semestre 2024) aventi quali target companies aziende europee.
In allegato, si riporta una tabella con i deals mappati dall’Osservatorio PEM® di LIUC Business School nel mese di giugno, con alcune informazioni di dettaglio a supporto.