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Prestazioni del Sistema Sanitario Nazionale: 2020 vs 2021, alla luce delle norme anti COVID

Pubblicato il 30 Aprile 2021 Tempo di lettura: 1.7 min

Nel 2020, come noto, le misure anti Covid introdotte per fronteggiare la prima fase della pandemia, hanno influito pesantemente sul funzionamento del nostro Sistema Sanitario Nazionale.

 Ad oggi,molte di queste misure sono ancora in uso, in un mantenimento dello stato di emergenza. Ma cosa è cambiato? E come sta andando ora? Se lo sono chiesti i ricercatori del Centro sull’Economia e Management in Sanità e nel Sociale della LIUC Business School in uno studio mirato a stimare gli effetti sulla produzione sanitaria, con riferimento alle differenze rispetto all’anno precedente. La base informativa è rappresentata dai Piani delle Performance pubblicati dalle Aziende Sanitarie pubbliche e dalla banca dati AGENAS.

I principali risultati

Ricoveri ordinari

La stima che deriva dall’elaborazione dei dati rileva, senza i ricoveri causati dalla pandemia da COVID-19, una variazione tra – 24,83% e – 28,37%, ovvero le ammissioni ospedaliere si sono ridotte di circa ¼. Più di 1,3 milioni di episodi sono stati rimandati o evitati con surrogati locali, lasciando conseguenze importanti sulla salute dell’intera popolazione.

Pronto Soccorso

Si riscontra una diminuzione di quasi il 36% rispetto all’anno precedente, portando il calo oltre il 40% se si considerasse la stessa percentuale causata sui ricoveri della riconosciuta componente da COVID-19.

Sono mancati circa 7,5 milioni di accessi con un comportamento che da un lato può tradursi in una riduzione del numero di accessi impropri ai servizi di emergenza/urgenza nonché dei ricoveri inappropriati, dall’altro può portare a sottovalutare le condizioni patologiche non collegate al Covid-19, con conseguente rischio di mancato o ritardato ricovero, diagnosi e trattamento di condizioni acute. Diventa quindi prevedibile che si presenteranno nelle strutture sanitarie, passando dai Pronto Soccorso, numerosi pazienti nei prossimi anni con gli esiti della mancata prevenzione e cura delle cronicità.

Specialistica

La stima rileva una diminuzione di quasi il 29% rispetto all’anno precedente, con una ampia eterogeneità per tipo di prestazione seguita anche da una profonda differenza tra aziende erogatrici.