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PRIVATE EQUITY MONITOR – PEM®

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PRIVATE EQUITY MONITOR – PEM®

Il Private Equity Monitor – PEM è un Osservatorio attivo dal 2000 presso la LIUC Business School, grazie al contributo di Deloitte, Di Luccia & Partners, Fondo Italiano di Investimento SGR, McDermott Will & Emery e Value Italy SGR. Il PEM si avvale, inoltre, della partnership con AIFI, l’Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.

L’Osservatorio sviluppa da più di venti anni un’attività di monitoraggio permanente sugli investimenti in capitale di rischio realizzati nel nostro Paese, al fine di offrire ad operatori, analisti, studiosi e referenti istituzionali, informazioni utili per lo svolgimento delle relative attività e si è affermato quale primaria fonte informativa nel settore.

PEM-i: è il nostro Indicatore Proprietario. Il Private Equity Monitor Index, calcolato su base trimestrale a partire dal primo trimestre 2003 (Base 100), viene elaborato rapportando il numero di operazioni mappate dal PEM nel corso del trimestre di riferimento al numero di investimenti realizzati nel trimestre utilizzato come base. In questo modo l’indice, seppur con esclusivo riferimento al numero delle operazioni, fornisce un’indicazione puntuale e tempestiva sullo stato di salute del mercato italiano del private equity, rappresentando il primo indicatore di questo tipo calcolato nel nostro Paese.

Il mercato italiano dell’investimento in capitale di rischio ha raggiunto, in questi ultimi anni, livelli di sviluppo propri dei contesti finanziari più evoluti, sia in termini qualitativi, sia quantitativi.

Parallelamente a tale processo di sviluppo, si è via via incrementata anche la necessità di disporre di informazioni caratterizzate da un livello di dettaglio crescente, sia al fine di migliorare la conoscenza delle dinamiche competitive, sia per facilitare l’incontro tra la domanda, gli imprenditori, e l’offerta, gli investitori istituzionali.

A fronte di tali necessità, gli Osservatori Private Equity Monitor – PEM e Venture Capital Monitor – VeM sviluppano un’attività di monitoraggio permanente sugli investimenti in capitale di rischio realizzati nel nostro Paese, al fine di offrire ad operatori, analisti, studiosi e referenti istituzionali, informazioni utili per lo svolgimento delle relative attività.

In particolar modo, il PEM, focalizza la propria attività di ricerca sul segmento del later stage, monitorando le operazioni di Expansion, Buy out, Infrastructure, Replacement e Turnaround, lasciando al VeM il compito di concentrarsi sul segmento dell’early stage.

I due Osservatori, attraverso il monitoraggio, l’analisi e la diffusione delle informazioni raccolte in via disaggregata e relative alle operazioni di investimento poste in essere dalle istituzioni finanziarie attive sul mercato italiano, vogliono quindi rappresentare un punto di osservazione privilegiato sia per gli investitori stessi, sia per le imprese potenziali target di investimento che potrebbero trovarsi di fronte alla decisione di aprire il proprio capitale ad un socio istituzionale.

Il tutto allo scopo di contribuire al raggiungimento di un livello di trasparenza sempre maggiore e con l’intento di costituire un punto di riferimento, nazionale ed internazionale, per l’approfondimento e la discussione delle tematiche attinenti al capitale di rischio.

LA NOSTRA STORIA IN NUMERI

2000
Anno di fondazione
+3500
Numero di Operazioni presenti nel Database
6
I nostri partners sponsors

ADESIONI

Il database del Private Equity Monitor – PEM® è accessibile, a seguito di convenzione, al seguente indirizzo: www.privateequitymonitor.it

Il Private Equity Monitor – PEM® svolge inoltre attività di ricerca e advisory “tailor made” su commessa.

Per ulteriori dettagli ed informazioni, visitare la pagina dei Contatti.

 

I PARTNERS DEL PRIVATE EQUITY MONITOR – PEM

Deloitte one of the largest professional services network in Italy, first started its activity in this country in 1923 and boasts century old roots, combining a tradition of quality with avant garde methods and technological expertise. Deloitte’s professional services, which include Audit & Assurance, Consulting, Financial Advisory, Risk Advisory, Tax and Legal, are rendered by various separate and independent firms, specialised in the single professional areas, which are all part of the Deloitte network. Today, the Italian network employs over 7,700 professionals who help their clients excel thanks to the confidence in the high level of service, in our multidisciplinary offering and our widespread geographical coverage.

With a globally connected network of member firms in more than 150 countries and territories, Deloitte brings world-class capabilities and high-quality service to clients, delivering the insights they need to address their most complex business challenges. Deloitte’s 334,800 professionals are committed to becoming the standard of excellence.

Visit www.deloitte.com for further information.

 

Fondo Italiano di Investimento SGR is a management company promoted by the Italian Ministry of Finance with the co-operation of Associazione Bancaria Italiana (Italian Banking Association), Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria (Industrial Association), Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena and Unicredit. Fondo Italiano d’Investimento SGR manages nine closed-end investment funds for qualified investors, for a total amount equal to about 3 billion Euro, two active in the private equity sector, investing in SMEs and technological late stage startups; three active as venture capital fund of funds; two active as private debt fund of funds; other two active as private equity fund of funds.

Visit www.fondoitaliano.it for further information.

 

McDermott Will & Emery. Founded in 1934 and currently numbering more than 1,000 lawyers, with 19 offices worldwide and a strategic alliance with MWE China Law Offices in Shanghai, McDermott Will & Emery is an integrated, international law firm with a diversified business practice. The Italian practice of McDermott Will & Emery Studio was established in 2005, the firm currently has an office in Milan with about 40 professionals, including nine partners.

Visit www.mwe.com for further information.

  • Logo McDermott

 

Di Luccia & Partners è una società di executive search focalizzata nel servire fondi di private equity e le loro partecipate.

Fondata da Domenico Di Luccia e Marco Dell’Agnola, la società ha un coverage europeo. Domenico Di Luccia ha un passato come partner di L.E.K. Consulting a Londra e poi di Salvio Vicari ed Enrico Valdani a Milano in Valdani e Vicari, ha di recente ricoperto il ruolo di executive director in Russell Reynolds e di managing director in Rochester Executive Search.  Marco Dell’Agnola ha trascorsi da Cfo in Pirelli, Fondiaria, Erg e ha contribuito alla gestione finanziaria internazionale di significativi progetti di investimento.

Visita https://executive-worldwide.com/ per ulteriori informazioni.

  • Logo Di Luccia

 

Value Italy SGR S.p.A. is an independent private equity fund manager, investing in the Italian small and mid-market. The management team has a longstanding experience in the reference market, having realized more than 40 investments on behalf of managed funds with a total capital raised of more than 400 million Euro. Value Italy investment strategy is focused on expansion and buy out deals in the Italian sectors of excellence: innovative manufacturing industries, IT, healthcare and med-tech, food, business services. Investments are both in majority and minority stakes, with an active involvement in the portfolio companies’ governance and full control of exit procedures. Value creation is mainly based on reliable international development strategies. Value Italy’s team has established a wide international network to support the portfolio companies development strategies. Brand name, reputation, professionalism of the team and active approach to management of portfolio companies are the founding values of Value Italy.

Visit www.valueitalysgr.it for further information.

 

In collaborazione con:

AIFI

AIFI è l’Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt. Nasce nel maggio del 1986 per sviluppare, coordinare e rappresentare, in sede istituzionale, i soggetti attivi sul mercato italiano nel private equity e nel venture capital.

Rappresenta fondi e società che operano attraverso il capitale di rischio, investendo in aziende con l’assunzione, la gestione e lo smobilizzo di partecipazioni prevalentemente in società non quotate. Scopo finale dell’investimento è realizzare un piano di sviluppo delle aziende partecipate.

Dal 2014, AIFI ha esteso ai fondi di private debt l’opportunità di aderire all’Associazione.

Sono soci AIFI le società finanziarie di partecipazione, le società di gestione di fondi chiusi italiani, le advisory companies di fondi chiusi internazionali, le banche italiane e internazionali con una divisione dedicata all’attività di private equity, le finanziarie regionali, le società pubbliche per la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali.

Sono inoltre associati ad AIFI, in qualità di aderenti, associazioni, enti, istituti di ricerca, studi professionali, società di revisione e consulenza, interessati allo sviluppo del mercato italiano del capitale di rischio.

RISULTATI DI RICERCA

Studi e ricerche di settore

Il team dell’Osservatorio PEM – Private Equity Monitor, realizzato e distribuito grazie al contributo di Deloitte, Di Luccia & Partners, Fondo Italiano d’Investimento SGR, McDermott Will & Emery Studio Legale Associato e Value Italy SGR, in collaborazione con AIFI, elabora degli studi di settore che potete scaricare qui:

I rapporti PEM

Fin dalla sua fondazione, il Private Equity Monitor – PEM® diffonde in un rapporto cartaceo i principali risultati della sua attività di mappatura del mercato.

Il rapporto, realizzato e distribuito grazie al contributo di Deloitte, Di Luccia & Partners, Fondo Italiano d’Investimento SGR, McDermott Will & Emery Studio Legale Associato e Value Italy SGR, in collaborazione con AIFI, viene presentato durante un evento che si tiene una volta all’anno, indicativamente agli inizi del mese di maggio.

La metodologia

L’obiettivo del rapporto è quello di fornire una serie strutturata di informazioni riguardanti le caratteristiche dei deal, degli operatori coinvolti e delle aziende target, attraverso l’uso esclusivo di informazioni pubbliche reperibili presso archivi di giornali e riviste specializzate, pubblicazioni di settore, siti Internet, banche dati accessibili al pubblico, newsletter, presentazioni a convegni, nonché la collaborazione volontaria e diretta da parte degli operatori, nel pieno rispetto dei diritti di privacy degli stessi e delle aziende target.

Lo studio prende in considerazione soltanto i nuovi investimenti realizzati da investitori istituzionali nel capitale di rischio di matrice privata, in tutte le fasi successive a quelle di avvio di impresa, risultando pertanto esclusi dalla rilevazione:

  • gli investimenti effettuati da società di investimento di matrice pubblica o para-pubblica (agenzie pubbliche, finanziarie regionali, …), tranne nel caso di veicolo societario dedicato ed autonomo;
  • gli investimenti di seed e start up, cioè finalizzati alla nascita di nuove attività imprenditoriali;
  • i reinvestimenti in società già partecipate dall’operatore indicato (follow on).

Per ogni operazione individuata, le informazioni acquisite sono state suddivise tra:

a) Caratteristiche del deal, nell’ambito delle quali si è distinto tra:

  • il nome dell’impresa target, cioè l’impresa oggetto di investimento. Nel caso di operazioni di Buy out, si è cercato di indicare il nome della newco o della target che rendesse più facilmente riconoscibile l’operazione esaminata;
  • il principale investitore istituzionale o lead investor, che rappresenta l’operatore che ha investito la quota maggiore di capitale o che ha promosso il sindacato di investitori coinvolti nel deal;
  • l’ammontare di equity investito e la quota di capitale direttamente o indirettamente acquisita;
  • gli eventuali coinvestitori, ovvero tutti gli altri investitori di matrice finanziaria istituzionale che sono stati coinvolti nell’operazione, con separata indicazione dell’ammontare di equity da questi investito e la relativa quota acquisita, laddove disponibile;
  • la tipologia dell’operazione, distinguendo tra le categorie di Expansion, Replacement, Buy out, Infrastructure e Turnaround;
  • l’origine del deal, ossia la ragione in base alla quale è stata realizzata l’operazione, codificando tali informazioni attraverso le categorie riconosciute a livello internazionale e utilizzate per simili ricerche.

b) Caratteristiche dell’impresa target, nell’ambito delle quali si è distinto tra:

  • la localizzazione geografica, con riferimento alla regione in cui la target ha la sua sede;
  • il settore industriale, codificato secondo la classificazione PEM® sviluppata sulla base di quella internazionale proposta dalla Standard Industrial Classification (SIC);
  • la descrizione di dettaglio dell’attività svolta;
  • il numero dei dipendenti;
  • il fatturato (Sales), individuato come ammontare dei “ricavi netti di vendita”, per il quale è stato calcolato anche il tasso di crescita annuo composto (Compound Annual Growth Rate, CAGR) per i tre esercizi precedenti al deal;
  • l’EBITDA (Earnings Before Interest Tax Depreciation and Amortization), margine operativo lordo;
  • l’EBIT (Earnings Before Interest and Tax), reddito operativo;
  • il rapporto EBITDA/Fatturato;
  • l’Enterprise Value (EV), determinato considerando il valore attribuito al 100% dell’azienda al momento immediatamente precedente all’acquisizione;
  • i multipli: EV/Sales, EV/EBITDA.

GOVERNANCE

Il team di lavoro

Il team di lavoro dell’Osservatorio Private Equity Monitor – PEM® è guidato da Francesco Bollazzi, che si avvale della collaborazione di Michele Lertora e di Margherita Mietto, oltre a collaborare con l’Ufficio Studi di AIFI.

 

IL COMITATO SCIENTIFICO

È presente un Comitato Scientifico, con ruolo di “think tank” nell’ambito delle attività dell’Osservatorio. I membri del Comitato sono di seguito elencati:

 

Anna Gervasoni (Presidente)
LIUC – Università Cattaneo

Francesco Bollazzi (Vicepresidente)
LIUC – Università Cattaneo

Kevin Amess
Nottingham University Business School, Centre for Management Buy-out Research

Emidio Cacciapuoti
McDermott Will & Emery

Marco Canale
Value Italy SGR

Guido Corbetta
Università Commerciale Luigi Bocconi

Domenico Di Luccia
Di Luccia & Partners

Tamara Laudisio
Deloitte

Alessia Muzio
AIFI – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt

Josè Martì Pellon
Universitad Complutense De Madrid

Roberto Travaglino
Fondo Italiano di Investimento SGR

AREA RISERVATA

CONTATTI

Osservatorio Private Equity Monitor – PEM®

presso LIUC Business School
Corso Matteotti, 22
21053 Castellanza (Varese)

Tel.: +39 0331.572.208
E-mail: [email protected]

 

Francesco Bollazzi
Responsabile Osservatorio Private equity Monitor – PEM®
[email protected]

 

Alda Acanfora
Segreteria Osservatorio Private equity Monitor – PEM®
[email protected]

HIGHLIGHTS

Comunicati stampa

Eventi

  • PEM Talk: “Il primo semestre 2023 del private equity italiano” – Webinar del 12 luglio 2023 (presentazione)
  • PEM Talk: “Nuovi scenari: il ruolo del private equity” – Webinar del 24 ottobre 2022 (presentazione, video)
  • Convegno Annuale PEM: “2021-2022: Private equity da record tra crisi e inflazione” (presentazione, video)
  • PEM Talk: “Il mercato italiano nel Private Equity nel 2021” – Webinar del 24 febbraio 2022 (presentazione, video)
  • PEM Talk: “Infrastrutture, competitività e sostenibilità: il contributo del Private Equity” – Webinar del 27 ottobre 2021 (video)
  • PEM Talk: “Private equity italiano protagonista anche all’estero” – Webinar del 14 luglio 2021 (video)
  • PEM Talk e Presentazione del Rapporto Italia 2020: “Sviluppo per linee esterne e processi di aggregazione industriale: il contributo del private equity” – Webinar del 6 maggio 2021 (video)

 

 

Indice PEM-I

Il Private Equity Monitor Index, calcolato su base trimestrale a partire dal primo trimestre 2003 (Base 100), viene elaborato rapportando il numero di operazioni mappate dal PEM® nel corso del trimestre di riferimento al numero di investimenti realizzati nel trimestre utilizzato come base.

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