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Il ruolo del COVID-19 nella trasformazione dei modelli tradizionali di supply chain

Pubblicato il 25 Marzo 2020 Tempo di lettura: 2.8 min

In queste settimane l’emergenza Covid-19 ha portato alla luce le vulnerabilità delle Supply Chain di molte aziende evidenziando il valore fondamentale e strategico della logistica per l’approvvigionamento dei beni di prima necessità e la consegna a domicilio di tutto ciò che occorre per vivere e lavorare. Mai prima d’ora era stato ipotizzato uno scenario di paralisi delle Supply Chain a così ampio spettro. Stiamo vivendo una crisi che sta mostrando al mondo la fragilità del nostro sistema di produzione e distribuzione industriale.

Bloccata inizialmente l’economia cinese, dalla quale dipendono gli indotti industriali di buona parte d’Europa e Stati Uniti, oggi sono sempre più coinvolti i paesi europei e in particolare l’Italia. Molte aziende si trovano, con l’aumentare delle restrizioni anti-Coronavirus, a lavorare con ritmi di produzione elevati, molti ordini da allestire in poco tempo e un numero ridotto di operatori. Questa situazione, in continua evoluzione, richiede da parte delle aziende la capacità di gestire nell’immediato eventi non pienamente prevedibili.

Con catene di fornitura sempre più complesse, interconnesse a livello globale e tecnologicamente avanzate, è quindi di fondamentale importanza riorganizzare le attività aziendali per cogliere le opportunità che questa emergenza può portare, adottando modelli di Supply Chain più moderni ed efficienti.

La soluzione?

È necessario, in questi contesti, sviluppare una “triple A supply chain” capace di garantire la continuità di business. Per raggiungere questo obiettivo è opportuno realizzare sistemi di Supply Chain collaboration e sharing di informazione (ordini cliente, operations interne, condivisione delle capacità produttive, distributive, stock, ordini fornitore) con tutti gli attori della filiera distributiva; adottare modelli di postponement, che permettano una gestione più efficiente dello stock e una personalizzazione di prodotto all’ultimo momento (stock di componenti standard e ottimizzazione del servizio al cliente finale in un mercato ad alta variabilità); progettare e realizzare piattaforme digitali di controllo basate sulle nuove tecnologie (Big Data, cloud, Internet of Things, Machine Learning).

Emergono quindi:

  • Supply Chain Agili: in grado di rispondere velocemente a cambi improvvisi del mercato, in termini di fornitura e domanda. Adottare questo modello permette di minimizzare in maniera efficiente eventi distruptive provenienti dall’ambiente esterno e riprendersi velocemente da eventuali crisi (es. disastri naturali, epidemie, attacchi cyber ecc);
  • Supply Chain Adattabili: capaci di evolvere dinamicamente e adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze dei consumatori (es. cambiamenti politici, innovazioni tecnologiche ecc);
  • Allineate: Allineano gli interessi di tutti i partner di filiera in ottica win-win ovvero raggiungere gli obiettivi di ogni singolo player ottimizzando le performance dell’intera supply chain.

Come prepararsi per affrontare al meglio questa sfida?

La LIUC Business School organizza un percorso di 10 giornate interamente dedicato a questi temi. Il percorso, denominato “Supply Chain Excellence”, sarà un momento di confronto e networking in cui, grazie al contributo di testimonial con profonda esperienza ed esperti accademici, verranno mostrati i modelli e le best practice da adottare per affrontare le sfide della Supply Chain.

 

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