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PEM: nel primo semestre dell’anno annunciate 194 operazioni

Pubblicato il 06 Luglio 2023 Tempo di lettura: 2.3 min

Il primo semestre dell’anno chiude con numeri in crescita a 194 operazioni rispetto alle 188 registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Giugno segna 30 deals, in leggera diminuzione rispetto ai 34 del 2022 come rileva l’Osservatorio PEM di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School.

Anche nel primo semestre 2023 gli add-on (45% degli investimenti del primo trimestre 2023) confermano la rilevanza sostanziale per le strategie di crescita delle aziende partecipate da fondi di private equity”, dichiara Domenico Di Luccia, Managing Partner Di Luccia & Partners Executive Search.Sostanziale prima di investire, avere visibilità sulle competenze manageriali della società acquisita. Le sinergie commerciali e industriali, che sulla carta rappresentano delle enormi opportunità di creazione di valore, devono poi essere realizzate dalle e dai manager dell’azienda. Poter conoscere prima con un Executive Assessment le caratteristiche professionali e umane dei manager riduce significativamente l’execution risk, ancora più rilevante sugli investimenti all’estero (+32% vs 2022) dove le implicazioni culturali possono spesso far emergere diversità di prospettive sull’apparente obiettivo comune.

Sulla base dei valori enunciati, l’Indice trimestrale Private Equity Monitor Index – PEMI, elaborato dai ricercatori dell’Osservatorio PEMÒ attivo presso la Business School di LIUC – Università Cattaneo, si è attestato così a quota 925, il valore più elevato registrato nel corso di un secondo trimestre.

Nel primo semestre, le operazioni di buy out hanno rappresentato il 75% dei deal totali, leggermente in calo rispetto alla media ai primi sei mesi del 2022 (76,5%), questo a favore del comparto infrastrutture che è passato dal rappresentare il 10% nella prima metà dell’ano scorso all’11% dei sei mesi di quest’anno. Attività di add-on (operazioni di aggregazione aziendale) stabile con il 45%. Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore anche in questa prima metà d’anno, con Lombardia che copre il 30% delle operazioni, a seguire il Piemonte con il 12%. Prodotti per l’industria (22%), beni di consumo (17,6%) e ICT (15,1%) sono i settori con il maggior numero di operazioni.

L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 51% delle operazioni concluse, dato ormai consolidato negli ultimi anni.

Nel primo semestre dell’anno, per quanto concerne l’attività all’estero, l’Osservatorio ha mappato sei operazioni di investimento diretto all’estero da parte di operatori domestici (+20% rispetto al primo semestre 2022) e 25 operazioni di add-on (+32% rispetto al primo semestre 2022) aventi quali target company aziende europee.

In allegato, si riporta una tabella con i deals mappati dall’Osservatorio PEM nel mese di giugno, con alcune informazioni di dettaglio a supporto.